13 gennaio 2012, "Tutti per uno" di Romain Goupil


Tutti per uno
di Romain Goupil


(Les mains en l'air)
Con Alice Butaud e Valeria Bruni Tedeschi
Francia, 2010
Durata: 90’
Drammatico


Milana è una bambina di origine cecena che vive a Parigi. Quando l'amico Youssef, viene rimpatriato perché i genitori non hanno il permesso di soggiorno, lo stesso destino sembra attendere anche lei. Ma i suoi compagni decidono di mettere in atto un piano per salvarla...



Diviso fra l’orrore delle leggi e lo stupore dell’infanzia, l’emergenza dei sans papiers e l’urgenza del crescere tutti insieme, Goupil segue il suo colorito gruppetto di protagonisti senza mai perdere d’occhio gli adulti, anzi ne registra le incertezze e la cautela, l’indignazione e la tendenza al compromesso (incarnata dal padre di Blaise, che ironicamente è proprio il regista Goupil, nella vita «gauchiste» non pentito).
Ma il bello del film è proprio il tono apparentemente svagato con cui segue le peripezie di tutti, adulti e bambini, a scuola e poi in vacanza (c’è una lunga digressione in Bretagna, in cui tutto sembra mettersi per il meglio, che prepara la svolta della seconda parte). Per mettere le ali quando segue l’evoluzione della piccola rete «clandestina» allestita dai compagni di classe di Milana. Prima per trafficare in cellulari e dvd, perché i riti dell’infanzia non cambiano ma i suoi oggetti sì.
Poi per combattere non solo le leggi ma il mondo degli adulti, con un’azione esemplare che rimetterà tutto in discussione. Difficile affrontare un problema così logorato dalla cronaca in modo più spiazzante. Come ci ricorda anche il prologo che sospende tutto in un lontano futuro. Quando l’anziana Milana ricorda quegli anni lontani come un’avventura ormai assurda. Successa sotto un Presidente di cui non ricorda più il nome.
(Fabio Ferzetti, da Il Messaggero, 3/6/11)









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